Test delle Intolleranze Alimentari e Dieta… facciamo un po’ di chiarezza

Si parla spesso di Test delle intolleranze Alimentari e correlazioni con il dimagrimento. Tutti esprimono la loro opinione, spesso non supportata da nessuno studio ma solo da una impressione generale o partendo da un’ipotesi. Le intolleranze alimentari quindi, sono una bufala o realmente aiutano a dimagrire?

È da più di 15 anni che i nostri laboratori eseguono test delle intolleranze in più di 12 paesi nel mondo e con circa 80.000 casi all’anno, abbiamo una serie infinita di dati a supporto di nutriti studi sulle intolleranze.

Ci sentiamo di poter tranquillamente affermare che le intolleranze alimentari sono un fenomeno in crescita, di varia natura ed appartengono a diverse categorie, come ha stabilito anche un’apposita commissione del Ministero Italiano con documenti che descrivono le intolleranze, allergie, intossicazioni alimentari, morbi, ecc. Molte patologie e disturbi generati da alimenti non idonei possono essere scoperti grazie a tanti test sul mercato da quelli immunitari, a quelli bioenergetici, da quelli genetici a quelli empirici.

In giro c’è molta confusione, soprattutto per quelle categorie mediche che voglio e devono difendere una sola parte della “fazione”, schierate con le allergie o con le intolleranze. Grandi battaglie si combattono su questi fronti, per sostenere l’attendibilità di una metodica e denigrare il test dell’altra fazione solo per sostenere una casa farmaceutica o piuttosto un metodo classico.

Nessuno, però, pensa al bene del cliente che si sente sempre più confuso e sballottato tra il parere del nutrizionista che suggerisce un metodo A per le intolleranze o il medico che assolutamente vuole che venga eseguito il metodo B. La grande confusione parte proprio dalla categoria dei professionisti che non sanno distinguere metodologie di test associate a patologie, indagini integrative con indagini differenziali. C’è, inoltre, la confusione del paziente che su internet trova di tutto e il contrario di tutto ed entra nel pallone.

La cosa più assurda è che a sconvolgere questo sistema già confusionario, ci sono una serie di cosiddetti professionisti che “inventano” test assolutamente falsi. La nostra società ne ha individuati molti e denunciati tanti. Alcuni sono ancora sotto indagine, altri sono stati condannati a mesi di reclusione per avere diffuso test fasulli innescando vere e proprie truffe. Io credo che gli stessi operatori non si rendano conto, ma forse non sanno neanche riconoscere, un test genuino da un test fasullo, quindi è naturale che sulla piazza si vende di tutto, soprattutto chi a proporlo sono grandi aggregatori di sconti web, e ci si accorge che le truffe partono proprio da questi grandi catene che spacciano test alternativi per test del DNA o peggio addirittura falsi come in alcune farmacie che hanno ricevuto la nostra denuncia alle Autorità per truffa.

Il cliente, secondo il mio parere, dovrà sempre verificare il laboratorio che ha eseguito il test. Informarsi della natura del test eseguito, dei certificati e studi che il laboratorio possiede nonché delle credenziali, da quanti anni è presente sul mercato e se ci sono delle recensioni sul web che parlano del test. Il test deve essere sempre consigliato da un professionista che, una volta effettuato il referto, dovrà interpretarlo e costruire una dieta basata sulle intolleranze ma comunque “cucita” sul cliente. A nostro parere, infatti, non basta solo togliere i cibi incriminati, e questo vale per tutti i test anche quelli clinici del DNA o immunoenzimatici. Eliminare una serie di cibi intolleranti senza l’uso di uno schema dietetico strutturato e consigliato da un professionista potrebbe portare esigui benefici e spesso è controindicato.

Ecco perché i laboratori Daphne Lab oltre ad avere una serie di conformità ISO 9001 sulla Qualità e uno studio sulle ripetibilità da parte dell’ASL al 94%, posseggono fascicoli sulle soddisfazioni dei clienti, progetti di studio sulle attendibilità, migliaia di centri, professionisti e medici che eseguono ogni giorno i nostri test e soprattutto, una volta eseguito il BioMetaTest, mettono a disposizione una equipe di medici e nutrizionisti preparati sulle intolleranze alimentari che forniscano spiegazioni e diete specifiche personalizzate con una garanzia di risultato ai massimi livelli. Siamo talmente sicuri di questa nostra metodica che abbiamo introdotto la formula del “soddisfatti o rimborsati”.

Questi dovrebbero essere i parametri che un cliente deve verificare in un test prima di eseguirlo. Puntare sulla qualità e su una rete di aziende internazionali certificate e solide, e non sul primo test a buon mercato ottenuto con sconti web dove spesso si nascondono truffe del mordi e fuggi.
È importante dire che una vera e propria correlazione tra cibi intolleranti e dimagrimento noi non la conosciamo neanche per quei test cosiddetti “clinici” e neanche per i test del DNA. Per ottenere un risultato sicuro è necessario affidarsi a dei professionisti che siano esperti nell’uso dei test e che siano inseriti all’interno di un circuito qualificato di elaborazione e dieta.

Noi li chiamiamo Nutricologi e sono la nuova categoria di esperti formati, qualificati ed istruiti che – attraverso una metodica ben codificata basata sulle procedure ISO 9001 – riescono a raggiungere dei risultati eccezionali anche per patologie molto complesse, basandosi sui BioMetaTest.