Disturbi cardiaci

Cosa sono?

Con il termine disturbi cardiaci intendiamo una serie di disturbi o patologie che interessano il cuore e il sistema cardiovascolare associato.

Sicuramente i disturbi cardiaci rappresentano la principale forma di disturbi presenti nel mondo occidentale, caratterizzati da fattori non modificabili come predisposizione genetica, età, sesso e da ulteriori fattori invece modificabili quali cattiva alimentazione, sedentarietà, fumo da sigaretta o abuso di alcol.

Secondo i dati statistici gli uomini sono maggiormente predisposti allo sviluppo dei seguenti disturbi, rispetto alle donne, le quali per tutta la fase della vita fertile sono protette dall’assetto ormonale, invece con l’avvento della menopausa in poi, i disturbi cardiaci iniziano a manifestarsi, con sintomi anche più evidenti e forti rispetto agli uomini.

Principali malattie o disturbi cardiovascolari

I disturbi cardiovascolari sono diversi e molto caratteristici fra loro in termini di cura o manifestazioni sintomatologiche:

  • Il disturbo più diffuso è quello dell’ipertensione, ovvero una condizione patologica, caratterizzata da valori alti della pressione arteriosa, dovuti in alcuni casi all’avanzare dell’età, alla predisposizione genetica o all’obesità e sindrome metabolica associata.
  • Cardiopatia ischemica che può essere di tipo congenito, ovvero presente fin dalla nascita per alterazioni morfologiche delle coronarie che irrorano il cuore oppure secondarie ovvero che insorgono in un secondo momento a causa di fattori come cattiva alimentazione o sedentarietà. In entrambi i casi, a prescindere della causa, la risposta sintomatologica è sempre la stessa ovvero un ridotto apporto di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.
  • Spasmi coronarici, una condizione patologica, caratterizzata da contrazioni improvvise dei muscoli della parete delle arterie, determinando di conseguenza una riduzione dell’apporto di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.
  • Arteriosclerosi, ovvero formazione di placche di materiale lipidico a livello delle arterie, con conseguente riduzione del flusso sanguigno al cuore.
  • Infarto o ictus, che sono tra le principali cause di mortalità del mondo occidentale, caratterizzate da placche di colesterolo, che nel caso dell’infarto ostruiscono l’apporto di sangue a livello delle coronarie del cuore, invece nell’ictus a livello delle carotidi.
  • Dispnea cardiaca, ovvero una condizione, caratterizzata da difficoltà nella respirazione, stanchezza fisica, affanno, senso di peso sullo stomaco, incapacità di effettuare respiri profondi e forte sofferenza metabolica.

Cause

Le cause dei disturbi cardiaci sono tantissime:

  • Predisposizione genetica;
  • Fumo;
  • Alcol;
  • Sedentarietà;
  • Stress;
  • Diabete;
  • Insulino-resistenza;
  • Dieta ipercalorica;
  • Steatosi epatica.

Sintomi

Allo stesso modo anche i sintomi, associati a disturbi cardiaci, sono di diverso tipo:

  • Nausea e vomito;
  • Vertigini;
  • Capogiro;
  • Affaticamento fisico;
  • Sudorazione improvvisa;
  • Confusione mentale;
  • Dolore toracico o alla bocca dello stomaco o al braccio sinistro.

Diagnosi

La presenza di disturbi cardiaci, può essere valutata attraverso diversi esami diagnostici:

  • Visita cardiologica, con anamnesi del paziente;
  • Analisi del sangue con monitoraggio del pannello lipidico e degli enzimi cardiaci;
  • Tomografia computerizzata, un esame effettuato per rilevare la presenza di placche calcificate a livello delle coronarie del cuore;
  • Risonanza magnetica nucleare, è un esame che riproduce dettagliatamente la struttura del cuore e dei vasi sanguigni, attraverso un segnale emesso da un campo magnetico. Utile per diagnosticare alterazioni strutturali del cuore e dei vasi sanguigni associati;
  • La coronografia, è un esame, che prevede di analizzare lo stato di salute delle arterie, attraverso l’iniezione di un mezzo di contrasto;
  • L’ecocardiogramma è un esame che ci permette di valutare la forma dell’intera struttura del cuore, ovvero valvole, miocardo e cavità;
  • La prova da sforzo, è un esame dove viene registrato l’elettrocardiogramma di un paziente, durante una prova da sforzo effettuata su una cyclette o tapis roulant. Il test è effettuato per valutare al meglio la funzione dell’intero sistema cardiovascolare del paziente.

Terapia

Anche in questo caso la terapia, per la cura dei disturbi cardiaci, può essere naturale o farmacologica. Sicuramente la terapia farmacologica è adottata in caso di predisposizione genetica o alterazioni cardiovascolari croniche, a tal punto da non poter essere più ripristinate con un corretto stile di vita.

I farmaci utilizzati per la cura dei disturbi cardiovascolari, sono i seguenti:

  • Gli antianginosi, sono utilizzati per combattere la sensazione di oppressione al petto o mancanza di respiro, stimolano la vasodilatazione coronarica;
  • Gli antipertensivi, che abbassano la pressione sanguigna, tra i più utilizzati abbiamo i diuretici, che hanno come obiettivo principale di aumentare la diuresi, in modo tale da abbassare di conseguenza la pressione;
  • Gli anticoagulanti, che hanno come obietto principale di evitare l’aggregazione delle piastrine;
  • La cardioaspirina, che scioglie i coaguli a livello dei vasi sanguigni;
  • Le statine, che abbassano il colesterolo cattivo nel sangue, prevenendo la formazione di placche ateromatose.

Il problema della cura dei disturbi cardiaci, con i farmaci, è che possono dare gravi effetti collaterali, come:

  • Disturbi dermatologici, come edema o escoriazioni cutanee;
  • Disturbi gastrointestinali come vomito, diarrea e dolori addominali;
  • Disturbi muscolo-articolari crampi e dolori muscolari;
  • Disturbi metabolici come alterazioni epatiche e renali.

Rimedi naturali

Esistono allo stesso tempo dei rimedi naturali per combattere le malattie cardiovascolari, che possono essere prescritti per chi ha alterazioni cardiovascolari, dovute ad un cattivo stile di vita e quindi causate da fattori modificabili:

  • I mirtilli, il radicchio, le melanzane ovvero tutta la frutta o verdura dalla colorazione porpora, hanno un’azione vasodilatatoria e quindi protettiva e funzionale per il sistema cardiovascolare;
  • Il tomatillo è un frutto con alta concentrazione di potassio, un sale minerale con azione ipotensiva;
  • La carnosina, del pesce e della carne bianca, è una proteina con azione protettiva per il cuore;
  • Il biancospino ha azioni ipotensive e rilassanti;
  • Il tiglio ha azioni vasodilatatorie;
  • Anche la primula e gli estratti di carciofo hanno azioni vasodilatatorie e ipotensive.

Alimentazione

Un corretto stile di vita associato ad una dieta mirata e specifica, sono le regole principali per prevenire o combattere i disturbi cardiaci, la dieta deve essere bilanciata in termini i macronutrienti come proteine, grassi e carboidrati, ma deve prevedere assolutamente l’eliminazione delle bevande alcoliche.

  • Ridurre il consumo di sale, se non eliminarlo del tutto nei casi cronici e gravi, ciò non significa solo rimuovere il sale da cucina, ma anche eliminare dal carrello della spesa, tutti i prodotti confezionati che presentano glutammato monosodico, citrato o benzoato di sodio;
  • Preferire il consumo di cereali integrali, con azione ipolipidica;
  • Evitare il consumo di alimenti confezionati e conservati sotto sale;
  • Privilegiare il consumo di condimenti semplici a base di verdure;
  • Privilegiare il consumo di cibi ricchi di vitamina K, con un’azione anticoagulante, presente in cibi come spinaci, tè verde, broccoli, lenticchie, cavolfiore, crauti e lattuga;
  • Privilegiare il consumo almeno di 10 mandorle o noci al giorno, ricche di acidi grassi della serie omega 6 con azioni antitrombotiche e ipolipidiche;
  • Aumentare la frequenza del consumo di pesce azzurro, ricco di omega 3 con azioni ipolipidiche;
  • Usare come condimento olio extravergine d’oliva, ricco di grassi monoinsaturi ad azione ipotensiva e ipolipidica;
  • Ridurre la frequenza di consumo, ad una sola volta alla settimana, di cibi di origine animale, ricchi di colesterolo, come carne rossa, salumi, uova, latticini e formaggi.