Diarrea

Cos’è?

Con il termine diarrea, intendiamo una condizione in cui il paziente, effettua un’evacuazione caratterizzata da feci acquose e prive di consistenza.

Le cause alla base della seguente condizione sono tantissime e variano da paziente a paziente:

  • Intolleranze alimentari;
  • Ipersensibilità intestinale;
  • Disbiosi;
  • Intolleranze alimentari;
  • Virus influenzali;
  • Farmaci come antibiotici;
  • Sindrome del colon irritabile.

Però bisogna sottolineare che se la diarrea dura pochi giorni ed è sporadica, non c’è bisogno di preoccuparsi, ma nel caso in cui dovesse durare per diverse settimana, ed è associata a sintomi come crampi addominali continui, sudorazione intensa, perdita di sangue con le feci, febbre, presenza di pus, feci con muco o di colore nero, il paziente deve sicuramente sottoporsi ad esami più specifici per capirne la causa.

Di certo una diarrea associata ai seguenti sintomi può essere classificata come cronica, dove la preoccupazione più forte è lo stato di disidratazione acuto del paziente. Infatti la disidratazione è pericolosa soprattutto nei bambini e negli anziani, e deve essere tempestivamente curata, onde evitare lo sviluppo di problemi più gravi.

Diarrea o dissenteria?

Molto spesso le persone utilizzano i termini diarrea e dissenteria come sinonimi, ma in verità sono due condizioni completamente differenti:

  • La diarrea è una condizione caratterizzata da almeno 3 evacuazioni nell’arco della giornata, caratterizzate da feci molli, acquose e non formate;
  • La dissenteria è una forma di gastroenterite infettiva con sintomi come diarrea o sangue nelle feci.

Sicuramente in assenza di sangue nelle feci, non si può parlare dissenteria.

Cause

Le cause alla base della diarrea sono multifattoriali:

  • Infezioni batteriche causate da batteri come Shigella, Salmonella o Campilobacter;
  • Infezioni virali causate da virus come Rotavirus, Herpes simplex o Citomegalovirus;
  • Stress;
  • Diarrea da nervosismo e ansia;
  • Disbiosi;
  • Intolleranze alimentari;
  • Parassitosi causate da parassiti come Giardia lamblia, Entameba histolytica, e Cryptosporidium;
  • Farmaci come antibiotici, chemioterapici o antiacidi a base di magnesio;
  • Malattie intestinale come celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa o sindrome del colon irritabile;
  • Operazione chirurgica da asportazione della cistifellea, può comportare diarrea frequente, per il modo in cui si muove il cibo nel sistema digestivo o aumento della bile nel colon;
  • Diarrea del viaggiatore, definita così, in quanto è contratta in seguito a viaggi effettuati in Giappone, Canada, Nuova Zelanda o Australia, per ingestione di acqua o cibi contaminati da batteri, virus o parassiti.

Diagnosi

  • Anamnesi del paziente sul suo stile di vita, alimentazione e utilizzo di farmaci;
  • Esame delle feci per la ricerca di parassiti, batteri o virus;
  • Esclusione periodica di glutine o lattosio dalla dieta, per verificare probabili condizioni di celiachia o intolleranza al lattosio;
  • Colonscopia, per verificare una condizione di infiammazione intestinale;
  • Sigmoidoscopia per analizzare la parte inferiore del retto.

Disidratazione

Certamente il sintomo che deve destare maggiore preoccupazione, è quello della disidratazione, soprattutto nei bambini e nelle persone anziane.

I segnali che invia il corpo in caso di grave disidratazione, sono i seguenti:

  • Urine di colore scuro;
  • Minzione scarsa;
  • Stanchezza;
  • Spossatezza;
  • Stordimento;
  • Secchezza delle fauci e della pelle.

Nei bambini invece:

  • Rossore dell’addome, degli occhi e delle guance;
  • Febbre alta;
  • Secchezza della lingua;
  • Lacrimazione scarsa;
  • Irritabilità;
  • Costipazione.

Terapia

I farmaci per curare la diarrea vengono dati solamente nel caso in cui tale condizione patologica, dovrebbe persistere per settimane continue.

I principali farmaci prescritti sono gli antidiarroici, come il bismuto salicilato o la codeina, inibitori della motilità intestinale.

Oppure antispastici o anticolinergici, per ridurre la frequenza dei crampi addominali, come l’atropina o l’alverina.

Oppure gli antiemetici per bloccare il vomito, come la clorpromazina.

Dieta

La dieta per la diarrea, sicuramente ha come obiettivo principale, il ripristino della consistenza delle feci e dei liquidi e sali minerali, persi durante le scariche.

Le regole principali sono le seguenti:

  • Eliminare periodicamente il glutine o il lattosio dalla dieta, per capire se la diarrea è causata da una condizione di celiachia o intolleranza al glutine;
  • Assenza di alcolici;
  • Assenza di nervini come caffè, tè o cioccolata;
  • Assenza di additivi irritanti per l’intestino come xilitolo, mannitolo o polifosfati;
  • Assenza di cibi e spezie piccanti;
  • Assenza di molecole carbonizzate durante la cottura;
  • Poca carne ricca di grassi e condimenti quali burro, strutto o margarina;
  • Cucinare in modalità brodosa, verdure o legumi, in modo tale da ripristinare i liquidi persi;
  • Utilizzare cibi astringenti come mela annurca, limone, carota, riso;
  • Integrare alimenti probiotici del tipo yogurt bianco magro, kefir, miso, tempeh o latticello;
  • Rispettare il consumo di 2, 2.5 litri di acqua oligominerale al giorno, sempre per equilibrare nuovamente le perdite di liquidi e sali minerali.