Diario glicemico diaryGLUK™

Diario glicemico: diaryGLUK™

La DaphneLab, laboratorio dedicato all’analisi dei test di intolleranze alimentari, intolleranze nutrizionali e test del DNA, presente sul mercato internazionale da oltre 15 anni, ha realizzato la stesura di un diario glicemico: il diaryGLUK™. Tutta la rete di pazienti e Daphne Point, presenti anche a distanza, può compilare autonomamente il diario glicemico.
In seguito alla compilazione, il diario glicemico verrà sottoposto all’analisi del personale scientifico della Daphne Lab per valutare l’andamento del metabolismo glucidico del paziente, indicando – se necessario – determinati protocolli terapeutici o indicazioni alimentari, in caso di presenza di alterazioni.

 

Perché è così importante il diario glicemico?

L’idea della Daphne Lab, nella stesura e compilazione del nuovo diario glicemico DiaryGLUK™, nasce dal semplice fatto che le alterazioni a carico del metabolismo glucidico, quali iperinsulinemia, diabete, iperglicemia, insulino-resistenza, pancreatite, problemi nefrologici, curva glicemica alterata, emoglobina glicata alta, ecc. rappresentano le principali patologie o meglio compromissioni metaboliche, diffuse nella nostra società fatta di abusi, eccessi e disfunzioni consumistiche.

 

Cos’è la glicemia e perché è importante misurarla?

La glicemia è un termine scientifico, che indica la concentrazione di glucosio nel sangue, la quale deve essere standard allo stato fisiologico e omeostatico, in modo tale da soddisfare le richieste energetiche delle cellule di tutti gli organi e tessuti del nostro organismo, essendo il glucosio il principale substrato energetico di tutte le cellule.
Quando i suddetti valori della glicemia sono bassi o alti possono insorgere determinate complicanze. In caso di ipoglicemia assistiamo ad un rallentamento metabolico, proprio perché, come accennato, il glucosio rappresenta fonte energetica primaria per il nostro organismo, quindi in sua assenza le cellule e l’intero organismo, non hanno energia a sufficienza per le prestazioni organiche e metaboliche, il risultato è uno stato di affaticamento organico e fisico, accompagnato da astenia, vertigini e capogiri, sudorazione e tachicardia.
Invece nel caso in cui la glicemia è alta, insorgono alterazioni ormonali e metaboliche legate ad una difficoltà organica nello smaltimento del glucosio dal sangue.
L’omeostasi, ovvero la concentrazione fisiologica di glucosio nel sangue, è controllata principalmente dall’insulina: un ormone ad azione ipoglicemizzante secreto dalle cellule beta del pancreas. Il ruolo principale dell’insulina è quello di legare i recettori delle sue cellule bersaglio, quali cellule muscolari, epatiche e adipose, in modo da permettere l’entrata del glucosio nelle cellule, diminuendo quindi di conseguenza i valori della glicemia nel sangue.

 

Cosa comporta una glicemia alta?

Una glicemia alta, si traduce in un’alterazione del metabolismo glucidico, con un affaticamento del pancreas, che per abbassare la glicemia nel sangue, inizia a produrre più insulina.
La produzione di insulina non riesce a controbilanciare la glicemia alta e quindi il pancreas va incontro ad uno stato di infiammazione e di affaticamento.
Il preludio di una condizione di sviluppo di diabete è l’insulino-resistenza, ovvero una condizione che scaturisce dalla presenza della glicemia alta nel sangue, con conseguente affaticamento pancreatico.
Il risultato finale è un’iperstimolazione dei recettori presenti sulla superficie delle cellule bersaglio, che nel tempo diventano completamente resistenti ed insensibili al segnale dell’insulina.
Di conseguenza a livello organico il metabolismo della glicemia è completamente alterato, in quanto la glicemia resta alta, la condizione di iperinsulinemia continua ad aggravarsi ed il glucosio non riesce ad entrare nelle cellule a causa della resistenza. Il risultato finale sarà quindi affaticamento cronico e logoramento irreversibile delle cellule beta del pancreas, con perdita totale di secrezione dell’insulina.
Da qui nasce lo sviluppo del diabete di tipo II, la cui causa non è di tipo genetico, ma alimentare ed associata ad uno stile di vita completamente sedentario e scompensato. Una volta che il paziente è arrivato alla seguente fase, è costretto ad effettuare la terapia insulinica.

 

Analisi cliniche per il metabolismo glucidico

Le analisi cliniche che ci permettono di capire se vi è un’alterazione metabolica a carico del metabolismo glucidico sono diverse, ognuna delle quali, può avere interpretazioni diverse.
Glicemia ematica a digiuno: tale valore analizza la glicemia a digiuno. Come singola analisi non è perfettamente attendibile per definire una condizione di preludio al diabete in quanto potrebbero esserci temporanee alterazioni da fattori quali alimentazione e farmaci.
Dosaggio ematico dell’insulina a digiuno: tale esame, attraverso un semplice prelievo di sangue, analizza i livelli di insulina, che se alti indicano alterazioni a carico del metabolismo glucidico. Anche tale esame è poco attendibile in quanto potrebbero esserci temporanee alterazioni da fattori quali alimentazione e farmaci.
Curva da carico: la curva da carico rientra nella categoria degli esami più attendibili per l’analisi del metabolismo glucidico. Questo esame analizza momentaneamente il meccanismo di azione dell’insulina nella gestione del glucosio nel sangue. Durante questo esame il paziente dovrà assumere una soluzione di glucosio a distanza di 30 minuti, 60 minuti e 120 minuti e ad intervalli di 30 minuti verrà dosata l’insulina per verificare istantaneamente a livello dei 3 intervalli il suo meccanismo d’azione.
Emoglobina glicata: le alte concentrazioni di glucosio nel sangue, comportano a lungo termine un legame della molecola di zucchero all’emoglobina, mediante un processo definito glicosilazione.
È un esame molto più attendibile rispetto alla misurazione della semplice glicemia, in quanto dà una stima della glicemia a lungo periodo (fino a 3 mesi precedenti) e non di un singolo momento, come tale non è soggetta a variazioni momentanee indotte dall’alimentazione o dallo stress da esame.

È importante, pertanto, tenere traccia di tutti questi parametri nell’innovativo diario glicemico diaryGLUK ideato dalla Daphne Lab®

 

Come gestire e compilare il diario glicemico?

Le indicazioni per la gestione del “diario glicemico” DiaryGLUK della DaphneLab sono le seguenti:
• Compilazione dei dati anagrafici del paziente, nome, cognome, data di nascita, età, sesso, altezza, peso e comunicare se pratica sport.
• Acquistare un glucometro per monitorare la glicemia nelle varie fasi.
• Misurazioni da effettuare:
1. A digiuno, la glicemia deve avere un valore di 70-110 mg/dl. Se i valori oscillano fra 100-125 mg/dl si parla di intolleranza al glucosio o prediabete. Se il valore è maggiore di 125 mg/dl si parla di diabete, da verificare sempre con il diabetologo.
2. Due ore dopo la colazione i valori devono essere inferiori a 140 mg/dl, se la glicemia oscilla fra 140-200 mg/dl si parla di prediabete, se i valori sono maggiori di 200 mg si parla di diabete, sempre se comprovato dal proprio diabetologo.
3. Prima del pranzo e della cena, due ore dopo il pranzo e la cena, prima di ogni pasto, la glicemia deve sempre oscillare fra valori compresi fra 70-110 mg/dl. Se i valori oscillano fra 100-125 si parla di intolleranza al glucosio o prediabete. Se il valore è maggiore di 125 mg/dl si parla di diabete. Dopo due ore da ogni pasto, i valori devono essere inferiori a 140 mg/dl, se la glicemia oscilla fra 140-200 mg/dl si parla di prediabete, se i valori sono maggiori di 200 mg si parla di diabete.
4. Prima di andare a letto i valori della glicemia dovrebbero essere al di sotto dei 140 mg/dl, in quanto siamo ancora in una fase post-cena, sicuramente valori compresi fra 140-200 mg/dl indicano prediabete, valori invece maggiori di 200 mg/dl indicano diabete.
5. Misurazione durante la notte: di notte il corpo si trova in una condizione di digiuno notturno, essendo il corpo in una fase di riposo metabolico, con totale assenza di ingestione di alimenti o liquidi. In questa condizione la glicemia deve avere valori compresi fra 90-110 mg/dl. Se i valori oscillano fra 100-125 si parla di intolleranza al glucosio o prediabete. Se il valore è maggiore di 125 mg/dl si parla di diabete.
6. Infine l’ultima colonna del diario glicemico della Daphne Lab è caratterizzata dalla presenza delle note, dove il paziente deve riportare una breve descrizione di cosa ha mangiato, se ha preso farmaci particolari, se ha esplicato o sospeso in quel determinato momento l’attività fisica, o se ha avuto particolari episodi o stati sintomatologici specifici, in modo tale da agevolare lo staff scientifico della Daphne Lab, a comprendere in modo completo e preciso il suo metabolismo glucidico rispetto ad un certo evento.
Compilare il diario per almeno 30 giorni continui, in formato Excel o cartaceo o pdf compilabile. Inviare il diario glicemico ai laboratori Daphne Lab all’attenzione del reparto scientifico diabetologia. I nostri esperti prenderanno in carico il diario, lo analizzeranno e risponderanno in e-mail o telefonicamente. È consigliabile indicare nella compilazione dei dati anche un recapito telefonico.

 

Clicca sul pulsante qui sotto per scaricare il diario da compilare.

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