Non si vive di solo cibo, ma non si può certamente morire mangiando. È inaccettabile che nel 2023 si muoia ancora per allergie alimentari in un mondo globalizzato dove le conoscenze sono al centro della nostra cultura.
Nel 2023, in una nazione occidentalizzata, libera e la cui cultura sembra essere all’avanguardia; in un mondo dove in alcune aree si muore per guerre disumane, carestie e terremoti, non è accettabile che qualcuno possa morire per una semplice allergia. È successo ad una ragazza vegana, allergica fin da bambina al latte e alle uova, che in un ristorante vegano ha consumato maionese ed un tiramisù vegano (quindi senza latte e derivati da animali) ed ha subito uno shock anafilattico. Purtroppo, dopo una settimana di coma ospedaliero, è morta! È assurdo pensare che ancora oggi nel 2023 in un Paese dove le norme sanitarie alimentari sono all’avanguardia si possa morire per il sushi non perfettamente conservato, come è successo ad un ragazzo a Napoli e a molti altri in Italia, in Europa e nel mondo intero.
Morire di carestia alimentare in alcune regioni del mondo non è accettabile, ma sembra ancora più insensato morire, invece, per aver avuto accesso al cibo. Eppure si, si può morire a causa di allergie, per la eccessiva sensibilità ad alimenti che innescano processi immunitari esagerati e contro-fisiologici, tanto da provocare shock anafilattici, rischiando la morte.
Eppure, ancora oggi molte persone non conoscono la differenza tra intolleranze nutrizionali e alimentari, intolleranze allergiche e genetiche. Questa carenza informativa e l’accesso indiscriminato a moltissimi cibi esotici e ricette innovative provocano un aumento sempre più alto delle possibilità di accusare fenomeni di intolleranza generica.
La Daphne Lab da anni si sta impegnando a diffondere la corretta informazione sulle differenze tra allergie e intolleranze, sui corretti protocolli da seguire, ma anche sul corretto modo di leggere e interpretare un BioMetaTest delle intolleranze nutrizionali, che devono essere differenziate dalle allergie e dalle intolleranze genetiche.
Ecco perché il laboratorio internazionale di ricerca sulle intolleranze della Daphne Lab ha indetto per il 24 di Maggio la giornata mondiale delle intolleranze alimentari. In questa giornata molti centri e Daphne Point in Italia e nel mondo saranno disponibili a spiegare le differenze tra i vari test e a rispondere alle domande dei clienti. Perché in un mondo dove tutti possono avere accesso al cibo, è necessario che si abbia anche accesso alla corretta informazione relativa a quello che mangiamo e a come dobbiamo mangiarlo, per stare meglio, e soprattutto per non morire mangiando.