Cos’è?
Il concetto di allergia fu introdotto per la prima volta da due pediatri viennesi Piquet e Schick, i primi ad osservare come un’alterazione del sistema immunitario potesse nell’uomo scatenare delle risposte anomale.
Quindi, con il termine, allergia intendiamo una risposta anomala delle cellule del sistema immunitario, nei confronti di sostanze comuni, con cui siamo in contatto all’ordine del giorno, quali polvere, polline, acari, sostanze chimiche, farmaci, peli di animali ed alimenti.
Questo fenomeno è definito con il termine di perdita della “tolleranza immunologica”, e può coinvolgere risposte atipiche a livello di organi e sistemi quali respiratorio, digerente e cutaneo.
Tipi di allergie
Come detto in precedenza le allergie possono coinvolgere diversi sistemi o organi e presentarsi con differenti livelli di gravità.
Sicuramente le più comuni sono la rinite, l’asma, allergie da punture da insetti o animali, da contatto, da farmaci e alimenti.
I sintomi possono essere, a seconda dei casi, lievi o gravi, dove le reazioni più gravi sono l’asma cronica, dermatiti croniche e shock anafilattico.
Meccanismo d’azione
Le cellule del nostro sistema immunitario, la cui funzione è quella di attaccare patogeni quali virus o batteri, attaccano molecole comuni con cui entriamo in contatto ogni giorno.
In seguito al contatto con gli allergeni comuni, le cellule del sistema immunitario quali basofili e mastociti, producono anticorpi, dove la classe coinvolta nelle reazioni allergiche è quella delle IgE. In seguito al rilascio delle IgE si innescano tutte le risposte allergiche nei vari organi o tessuti quali cute, naso, occhi e intestino.
Sintomi
I sintomi associati alle allergie sono molto eterogenei e dipendono dai tessuti o organi bersaglio:
- Se è coinvolta la rinofaringe si parla di riniti, i cui sintomi prevedono raffreddore, starnuti e secrezione intensa di muco;
- Se sono coinvolti gli occhi, si hanno sintomi come rossore, intensa lacrimazione e arrossamento degli occhi;
- Se sono coinvolti i polmoni, si ha lo sviluppo dell’asma, ovvero una condizione in cui si verifica un restringimento delle vie aeree, con tosse e difficoltà nella respirazione;
- Se è coinvolta la cute, si hanno sintomi come orticaria, edemi, rossori, bruciori, dermatiti croniche, formazione di bollicine, desquamazione e formazione di croste.
- Se è coinvolto l’intestino si hanno sintomi come prurito e arrossamento del cavo orale, orticaria, edemi cutanei, vomito, diarrea, nausea, prurito generale. Nei casi più gravi si può avere uno shock anafilattico.
Diagnosi
La diagnosi di allergia può essere effettuata, oltre all’osservazione visiva dei sintoni, anche mediante diversi test:
- Analisi del sangue con dosaggio delle IgE;
- Test di scatenamento, dove il paziente ingerisce gocce o capsule, contenenti l’allergene verso cui si presume l’allergia. In caso di presenza di allergia il paziente manifesterà dei sintomi cutanei, nasali, respiratori o gastrointestinali a seconda del tipo di allergene testato.,
- Il patch test, dove sulla cute del paziente, solitamente a livello dell’avambraccio, addome e schiena, sono applicati dei cerotti pregni con estratti dell’allergene. In caso di presenza di allergia, nel breve tempo si avranno le tipiche manifestazioni cutanee di rossore, edema e prurito;
- Il prick byprick si differenzia dal patch test, segue la stessa metodica del patch test, solamente che a contatto con la cute è utilizzato direttamente l’allergene e no i cerotti pregni.
- Il rast test è un test di radio-allergo-assorbimento, effettuato sul sangue. In pratica le IgE presenti nel sangue sono marcate con radioattivi, in modo che in seguito alla reazione di contatto con l’allergene, il complesso IgE-allergene emetterà una radioattività direttamente proporzionale alla concentrazione di IgE nel sangue e alla gravità dell’allergia.
Terapia
Sicuramente per quanto riguarda la terapia, la prima regola da seguire, è di evitare assolutamente il contatto con l’allergene specifico, logicamente ciò è più semplice da realizzare con allergeni quali farmaci o alimenti, mentre è più complicato per allergeni ambientali come muffe, polline, polvere, acari o pelo di animali.
La terapia nella maggior parte dei casi è soprattutto farmacologica, in modo da avere una risposta di pronto impiego, data la manifestazione rapida delle risposte sintomatologiche.
- Farmacologica come antistaminici per inibire il rilascio di istamina, cortisoni con azione immunosoppressiva, broncodilatatori che combattono la restrizione delle vie respiratorie tipiche dei soggetti asmatici, gli antagonisti dei leucotrieni che inibiscono il rilascio dei leucotrieni, ovvero mediatori delle risposte infiammatorie, gli stabilizzatori dei macrofagi, che bloccano il rilascio di istamina da parte di essi.
- I farmaci utilizzati sono diversi colliri, in caso di gonfiore e arrossamento a livello delle mucose degli occhi, molto spesso presentano principi attivi come gli stabilizzatori dei mastociti o antistaminici. Spray nasale per combattere rinite allergia, gocciolamento frequente causato da allergeni specifici (raffreddore allergico), presentano principi attivi come antistaminici o corticosteroidi. Pastiglie o gocce con principi attivi come antistaminici, corticosteroidi e antagonisti dei leucotrieni, per rinite allergica, allergie cutanee, alla mucosa degli occhi o delle vie respiratorie.
- L’immunoterapia specifica, è una terapia che ha come obiettivo principale, quello di abituare il corpo all’allergene specifico, cercando di instaurare una tolleranza immunologica con conseguente riduzione di reazioni allergiche. Inoltre l’approccio prevede la somministrazione, per 2-5 anni, dell’allergene in dosi sempre più elevate, per via sottocutanea o mediante pasticche o gocce sublinguali.
Consigli alimentari
Esistono una serie di linee guida da seguire per un sistema immunitario stabile e forte:
- E’ molto importante mantenere in omeostasi la funzione dell’insulina e quindi il valore della glicemia. Bisogna privilegiare cibi a basso indice glicemico, cereali, pane, pasta non raffinati e non manipolati, ma integrali ed escludendo completamente dolciumi e prodotti lavorati.
- L’istamina è una molecola che attiva notevolmente la reattività del sistema immunitario. Bisogna evitare cibi ad alto contenuto come pesce confezionato in lattina tipo tonno, sgombro, melanzane, peperoni, spinaci, funghi e cioccolato fondente.
- E’ importante mantenere basso l’ormone dello stress scientificamente noto come cortisolo, con l’alimentazione i suoi livelli sono mantenuti bassi evitando un consumo eccessivo di caffè, cereali non integrali ed evitando di seguire diete troppo drastiche.
- E’ importante mantenere costante nel ciclo settimanale, l’assunzione di omega 3 ed omega 6, quindi privilegiare il consumo di frutta secca come noci, mandorle, pesce azzurro come branzino, sogliola, acciughe e sgombro.
Per attenuare gli stati infiammatori a carico del sistema immunitario è importante seguire un’alimentazione antiossidante, integrando cibi come frutta e ortaggi di stagione, spezie ed erbe aromatiche coltivate in vaso o essiccate.